La storia del castello “aragonese” di Reggio Calabria è quella di una costruzione le cui origini risalgono al Medioevo.

In gran parte demolito dopo il terremoto del 28 dicembre 1908,  esso è il risultato di rimaneggiamenti che hanno alterato la struttura architettonica ed il suo contesto ambientale.

Le sue origini sono incerte ed in alcuni studi si è ipotizzato che già nella tarda età greca e poi in quella romana le mura che circondavano l’area urbana, dovevano passare lungo quel pianoro che sovrastava la parte meridionale del centro di fondazione Calcidese.  

La cerchia muraria ellenistica (tracce nel lungomare e nella parte alta della collina del Trabocchetto), costruita a difesa della città nel periodo magno greco, non ebbe  un ruolo attivo nel periodo romano, quando Reggio si era espansa anche oltre le mura.

Caduto l’impero romano, i bizantini, imperatore Giustiniano, nel 536 d.c. guidati dal generale Belisario conquistarono Reggio, priva di fortificazioni, distrutte dai Visigoti, guidati da Alarico, quando la conquistarono nel 410 d. C. 

La città  divenne porto strategico per i collegamenti con Constantinopoli; il generale bizantino fece subito restaurare la cinta muraria e la posizione più alta venne occupata da una struttura militare di forma quadrangolare, primo nucleo (fig.01) di quello che poi sarebbe diventato il Castello di Reggio.

 

Fig. 01: immagine dopo il terremoto 1908

L’immagine fotografica  mostra in primo piano quella che è stata individuata come il nucleo originario (Magna de Cola) e in secondo piano l’altra torre occidentale (torre Lombarda) realizzata probabilmente con l’ampliamento svevo.

Nel 546 i Goti, guidati da Totila, conquistarono la città, ma successivamente, tornata in mano bizantina, essa vide accrescere il suo ruolo militare  che fu notevole nel periodo dei continui contrasti tra gli Arabi. 

Già conquistata dagli Arabi nel 901, venne ripresa dai Bizantini nel 909 che negli anni   la fortificarono ed ampliarono il Castello; ma la nuova struttura si manifestò ancora inefficace nel 1001, quando gli Arabi riconquistarono la città per tenerla sino al 1027. Tornati i Bizantini il sistema delle fortificazioni fu rivisto e si mostrò efficiente nel 1059 quando l’esercito normanno dovette sostenere un lungo assedio prima di conquistare la città.

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